CSKT Taiji Kase

L’ associazione di Karate tradizionale Taiji Kase opera, da ormai otto anni, nel territorio comunale di Ponte San Nicolò, presso la palestra delle Scuole Medie Andrea Doria, a Roncaglia.

Attualmente conta circa 45 allievi. Tra essi vi sono numerosi agonisti, alcuni dei quali sono entrati a far parte della squadra regionale veneta e frequentano periodicamente il CSAK (Corso di Specializzazione all’Agonismo di Karate) organizzato dal Comitato Regionale Veneto. Un’ occasione unica di perfezionamento, guidata da istruttori con grande esperienza in ambito sia nazionale che internazionale.

Lo stile praticato è chiamato Shoto-Kan, cioè “La casa nel fruscio della pineta”, il quale venne fondato da Gichin Funakoshi che per primo cominciò ad insegnare pubblicamente il karate. “Shoto” era lo pseudonimo con cui il Maestro era solito firmare le proprie poesie ed il termine in giapponese, indica proprio il “fruscio delle foglie mosse dal vento”. Esso fu scelto dal M° Funakoshi, che amava passeggiare tra i boschi del suo paese natio, poiché tale sonorità alimentava la sua tranquillità interiore favorendo uno stato mentale proiettato verso l’ispirazione poetica: quella tranquillità interiore e quell’atteggiamento mentale libero e creativo che riteneva indispensabili per una corretta pratica del karate.

Si caratterizza rispetto alle altre scuole per l’ampiezza dei movimenti, le posizioni forti, le tecniche essenziali e pone particolare attenzione all’aspetto tradizionale e all’applicazione reale.

Il principale intento del suo padre fondatore fu quello di fare dell’acquisizione delle tecniche di combattimento un indispensabile strumento con il quale plasmare il proprio carattere, cosicché essa fosse non il fine della disciplina ma il mezzo con cui raggiungere la serenità dello spirito e il completo dominio di se stessi. Per questo equilibrio, quiete interiore, forza fisica e spirituale abbinate al disciplinato rispetto delle fondamentali regole della convivenza civile sono i veri temi che alimentano la nostra paziente e sincera pratica del karate. Infatti il Maestro era solito ripetere ai suoi allievi che “Senza cortesia l’essenza del karate è perduta” e che “La più grande abilità consiste nel vincere il nemico senza combattere”.